lunes, 18 de abril de 2005

Posted by Unknown  |  at   13:59


Así era Lagrange
Juan Jesús

Sobre el autor

Blog del departamento de Teología del Istic

1 comentarios :

Unknown dijo...

MARIE–JOSEPH LAGRANGE
sacerdote
1855 – 1938


Albert nacque il 7 marzo 1855 dal matrimonio di Claude-Pierre, notaio, con Elisabeth Falsan: l'uno di non lontane radici contadine della Borgogna, l'altra appartenente a quel mondo degli affari che, fin dal medioevo, costituiva l'élite lionese. A quel tempo un figlio di agricoltori, per quanto agiati, non sarebbe mai stato accolto come genero da una famiglia della borghesia tenuta in grande considerazione senza la determinata volontà di Elisabeth che, avviatasi con fervore alla vita spirituale, avrebbe rinunciato alla vita religiosa all' unica condizione di accettare un pretendente profondamente cristiano, credente e praticante, col quale avrebbe potuto sentirsi all''unisono sul piano religioso. Il 12 marzo il neonato, il quarto di nove figli di cui quattro morirono in tenerissima età, fu portato al fonte battesimale nella chiesa di Notre-Dame per ricevere il sacramento con i nomi di Albert, Maria, Enrico; come d'uso, la madre lo presentò all'altare della Vergine nera, per consacrarlo a Maria e per voto, fino all'età di tre anni, gli fece indossare abiti in blu e in bianco. Albert godette la gioia di una famiglia numerosa ed unita e di un'infanzia vissuta in intimità con la madre. Il babbo, sebbene occupato tutto il giorno nello studio notarile, era tuttavia presente nella famiglia con il suo governo, tanto che le sue doti di decisione, di lealtà, di pietà cristiana e di fedeltà alle osservanze della Chiesa avranno una dolce incidenza sulla formazione del carattere dei figli. Fu proprio il padre a volere che Albert studiasse nel seminario di Autun dove, ne era certo, grazie alla disciplina del collegio, il figlio avrebbe ricevuto un'educazione semplice e forte, volta a formare, una personalità virile più temprata e più autonoma, oltre che intellettualmente ricca soprattutto per lo studio delle lettere classiche e delle lingue vive, senza trascurare le scienze tra cui la geologia e l'archeologia. Il p. Lagrange ricordando quegli anni dirà che era stato educato in un'atmosfera di onore e di onestà secondo una tradizione di semplicità e di dirittura, senza il controllo di una rigida sorveglianza e che, vivendo in un regime di libertà e di fiducia, era stato formato alla responsabilità personale. Farà tesoro di questa esperienza quando a sua volta dovrà dirigere gli altri come direttore della Scuola biblica di Gerusalemme, e come priore del convento di Sain-Etienne. Durante gli studi in seminario ricevette sia la prima comunione il 27 maggio 1866, festa della SS.Trinità, sia la cresima il 19 maggio 1867. Annoterà a questo proposito: " La sera della prima comunione, quando i bambini si presentano ai piedi della statua della Vergine, come dopo il mio battesimo, Maria mi prese sotto la sua protezione: è stata la Vergine fedele. In quel momento sono sicuro d'aver sentito la chiamata del Signore. Allora pensavo solo ad essere prete ..., mentre il giorno dell'Annunciazione del 1870 ebbi la rivelazione che sarei entrato nell'Ordine di San Domenico". A Parigi dove andrà a studiare Diritto farà esperienze particolarmente arricchenti sia come preparazione intellettuale, sia come esperienza del mondo, sia come conversione religiosa. L'ideale domenicano dominava il suo pensiero, si sentiva affascinato dalla personalità di Domenico non tanto per i tratti rilevati dalla biografia di padre Lacordaire quanto per la figura del Santo quale l'aveva dipinto il beato Angelico, "un'immagine radiosa, esprimente la visione amante di un'anima pura". Il 6 ottobre 1879 Albert nel Convento di Saint-Maximin della provincia di Tolosa ricevette l'abito dei predicatori dalle mani del provinciale Hyacinthe-Marie Cormier, col nome di frate Marie-Joseph. Un anno dopo con la professione promise di obbedire fino alla morte a san Domenico e ai suoi successori. La sua fu sempre un'obbedienza pronta e, in particolare per quanto riguarda gli studi biblici in cui metteva tutto il cuore, tutto il suo sapere, tutto il desiderio di servire la Chiesa, il padre sapeva inchinare la mente e il cuore alle disposizioni del Papa e del maestro generale dell'Ordine. Proprio a Padre Cormier scriveva:" Sento con dolore la nostra inferiorità negli studi critici, ma so bene che non si rimedia a niente nella Chiesa fuori dell'obbedienza". Fu il fondatore della Scuola biblica di Gerusalemme e della Revue biblique e uno studioso intelligente e devoto, numerosi sono i suoi scritti.
Fra' T.Radcliffe, maestro generale 1992/2001, nella prefazione alla biografia di B.Montagnes fa uno splendido tratteggio di P.Lagrange. "Segnato dall'ideale di libertà di Lacordaire, con lo spirito del pioniere, audace e realista allo stesso tempo, si è avventurato su un nuovo fronte, quello dello studio scientifico degli scritti biblici. L'ha fatto con una grande fiducia nella ragione e nella Bibbia, con l'umiltà profonda dello scienziato e del credente. Al sorger di un nuovo secolo, posto di fronte a problemi fino allora inediti, volle scommettere su un approccio critico e rigoroso ai testi biblici e utilizzare i nuovi strumenti di conoscenza che offriva la modernità inaugurando il metodo storico critico per lo studio della Sacra Scrittura. Era convinto che quest'alleanza fosse possibile, che avrebbe fatto onore alla Chiesa e recato profitto a tutti, credenti e non credenti. Le nuove sfide e le difficoltà conseguenti non potevano essere rimandate bisognava avere il coraggio di affrontarle nel nome stesso della fede e della coerenza della verità. Impegnandosi su questa strada p.Lagrange s'inseriva nella lunga schiera di Domenicani che , poiché appartenevano a un Ordine che ha al centro della sua vita apostolica e comunitaria la Parola di Dio, si sono serviti di tutte le risorse del sapere del loro tempo perché la Bibbia fosse meglio letta, compresa, contemplata, annunciata, e potesse così portare i frutti di conversione. P. Lagrange non solo riprese la tradizione del suo Ordine, ma la rilanciò dando valore alla ricerca sul luogo, nel paese stesso della Bibbia avvalendosi delle nuove acquisizioni degli studi storici, linguistici, archeologici. Tenne presente la necessità di dar vita a una scuola di ricercatori che desse credibilità alla Chiesa in un campo fino allora negletto o che si considerava minato. Lo fece con intento apostolico, attento al clima spirituale dello studio e con il desiderio di favorire una più larga diffusione e un più grande amore per la Sacra Scrittura. Uomo di scienza e di fede, scommettendo come Tommaso d'Aquino sulla fecondità reciproca del pensiero critico e della tradizione credente, p. Lagrange seppe affrontare le resistenze che incontra ogni nuova impresa che sorprende e sconcerta, o semplicemente disturba le abitudini. Ebbe la fortuna e la gioia di essere circondato, sostenuto e amato dai suoi collaboratori, in primis i suoi diretti superiori, ricevendo forza per sostenere tante dure lotte senza amarezza e senza debolezza, restando fino alla morte, avvenuta il 10 marzo 1938, uomo di preghiera, di fede, fedele alla Chiesa e all'Ordine. La sua sofferenza non è stata vana perché le ricerche e i lavori biblici si sono moltiplicati e perché la Bibbia è entrata ora più a fondo nel cuore della vita comunitaria e missionaria della Chiesa e della vita spirituale di molti credenti. Inoltre oggi le sue posizioni sono ampiamente condivise dalla Chiesa stessa. L'Ordine dei Frati predicatori si gloria di averlo tra i suoi figli prediletti e, quale riconoscimento all'obbedienza coraggiosa e tenace nonché alla dedizione alla ricerca appassionata della verità, propone alla Chiesa che sia riconosciuto beato".

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